sabato 25 dicembre 2010

Happy birthday mothafucka

Piss Christ, Andres Serrano
Gesù non è stato altro che un anarchico fricchettone che ha avuto più successo di qualsiasi altra rockstar. Dimenticavo: oltretutto paraculato. A guardare la sua storia con obiettività ci si accorge di avere a che fare con uno stronzo. «Chi non è con me è contro me»: lo dicevo, un fottuto fascista come un qualsiasi rivoluzionario. Dategli atto di essere stata una vittima, ma crederlo solo una volta è sbagliato. Gliel’hanno messo nel culo almeno in tre: i romani che l’hanno inchiodato su una croce, i suoi compari al tempio, i suoi biografi a tempo debito. Diciamoci la verità: Gesù si farebbe due grosse risate nel leggere il Vangelo. Poi certo, c’è anche la Chiesa, forse la vera lapide posta sopra la tomba del Cristianesimo, e cioè quella cosa che al Verbo ha aggiunto il Complemento Oggetto.

Ma io credo una cosa: questa storia della croce non ha fatto altro che alimentare un fastidioso e millenario vittimismo, oltre che a rendere fighi molti negri amanti di ninnoli luccicanti al collo. Voglio dire: ok, l’abbiamo conciato per le feste, ma è anche l’ora di finirla. È un po’ come la storia del monopolio del dolore degli ebrei (per la cronaca: Gesù lo era solo da parte di madre). Tutti hanno avuto i propri morti. Di stragi, massacri, olocausti è pieno il mondo, ma qui sono tutti buoni a ricordarsi solo Aushwitz. La stessa cosa vale per Cristo. Non è stato l’unico martire e nemmeno il solo o il primo della storia a pretendere paternità divine. No, non me la date a bere con la storia dei miracoli (anche qui: non era il solo ed il primo prestigiatore in circolazione). Non crediamo a ciò che ci succede, ora, sotto il nostro naso. Dubitiamo di qualsiasi cosa, immagini, video alla mano. Congenitamente complottisti e malfidenti ma crediamo ai miracoli di un tizio di duemila anni fa testimoniati da popoli allora composti da uomini ignoranti come capre ed analfabeti esagitati. Fatti poi tramandati da dei fanatici decenni o centinaia di anni dopo, conservati in frammenti testuali messi insieme da altrettanti partigiani della lobby e presi per veri ma a giochi fatti. 

Uno dice la fede, ok, ma c’è almeno da considerare il fatto di aver elevato a religione l’ipocrisia di uno stronzo che pur sapendo tutto (lui era figlio di Dio), o per lo meno l’epilogo che stava rischiando di interpretare, pur avendo potuto evitare qualsiasi sofferenza, non solo a lui ma anche a noi, ha preferito andarsene dal Padre Eterno e dare la colpa ad un povero cane come Giuda (in tanti si sarebbero comportati come lui), che fu successivamente santificato da un gregge di pecore altrettanto ipocrite per motivi che ontologicamente sfuggono. Lui, Giuda, senza il quale non ci sarebbe stato il Cristianesimo (forse in questo senso consiste il merito del tradimento). Lui, il capro espiatorio, senza il quale Gesù forse non sarebbe nessuno. Lui, il pesce piccolo da sacrificare, forse la vera vittima di tutta questa faccenda. un pesce piccolo fato fuori da un gangster di nome Dio.
Senza contare l’enorme ed inconfessabile quesito che pende dalle palle di Gesù Cristo. Diciamo che dopo tre giorni è risorto. Adesso dov’è? 

DMD

2 commenti:

  1. Bravo... finalmente uno che dice pane al pane e ladro chi lo ruba. Io ho militato come te per 4 anni sul web, contro soprattutto lo strapotere vaticano. Ora mi sono ritirato per stanchezza e per delusione. Molti compagni di lotta si sono dimostrati poco affidabili. Ma tu continua la tua lotta...
    Ciao
    Hereticus

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  2. Scriveva il grande illuminista barone l'Holbach:
    "Ma cosa è mai questo dio, che manda a morire dio per placare dio?
    Basterebbe riflettere su questo sconvolgente ossimoro per rendersi conto che il popolo cristiano si sta facendo prendere per il culo da 17 secoli.

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